“La nostra vita
somigliava a un tappeto magico” è la storia di un viaggio tra infanzia e
adolescenza, con i giochi inventati nelle lunghe estati degli anni Sessanta,
gli amici della via Bligny, con cui fantasticare e cavalcare sgangherate
biciclette, il mondo dei grandi cui si accedeva attraverso l’affetto dei nonni,
i divertenti e spesso misteriosi personaggi che passavano di lì, ognuno con il
suo soprannome.
L’immaginario colloquio
epistolare con l’amico Massimo dà modo all’autore di ricordare e far rivivere
quel mondo lontano, fatto di piccole cose dilatate dagli occhi di un bambino:
il gioco delle bocce, con i suoi campioni della domenica come la Meraviglia del
Mondo, il Dodo spiritoso e selvaggio, la Modista irraggiungibile e profumata, i
lunghi giorni di scuola, allietati dall’improvviso arrivo di Emma, maestrina
toscana amica della poesia.
Un piccolo universo
scomparso, caratterizzato da un tempo più lento e cadenzato, in cui ogni cosa
possedeva il giusto valore.
Mario Chiodetti, "La nostra vita somigliava a un tappeto magico”, Emmeeffe edizioni, Varese, pp. 126, euro 15. Distribuito nelle principali librerie
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